La città di Pescara e la sua storia

Pescara è una delle città più ricche di storia in Italia; tuttavia è così antica da avere ancora dei lati oscuri.
La sua storia si può fare risalire all’età italica durante la quale, grazie alla sua posizione favorevole (fungeva da importante nodo tra le strade dell’antica Roma e l’intera zona adriatica), ebbe uno rapido sviluppo.
Per comprendere più agevolmente le origini della città di Pescara, occorre suddividere la sua analisi in più parti, ognuna delle quali copre un determinato periodo storico.

Origini di Pescara

Al momento attuale gli studi effettuati posizionano il primo insediamento di Pescara sulla cima del colle Telegrafo, con riferimenti, venuti alla luce durante gli scavi voluti dalla Soprintendenza per i beni archeologici della regione Abruzzo, al periodo tra l’età del bronzo e l’età del ferro nonché all’età romana.

Storia antica

Considerando le fonti storiche delle “popolazioni pre-elleniche greche”, e quelle dei Vestini, si può confermare la presenza di scambi commerciali con l’insediamento del colle Telegrafo ed è possibile stabilire al I secolo a.C. la presenza dell’agglomerato, chiamato Aternum e dai Romani Vicus Aterni, nella zona di Pescara Vecchia.
Dopo una serie di conflitti, fomentati soprattutto dai Vestini, sviluppatisi durante la seconda guerra sannitica (325 a.C.), la seconda guerra punica (218 a.C.) e la guerra sociale (91 a.C.), Aternum passò sotto il diretto dominio romano nell’88 a.C.
Dopo ciò, il villaggio si trasformò, raggiungendo nel secondo secolo la struttura di una piccola città, senza tuttavia mai raggiungere lo “status di municipium”.

Storia medievale

La storia di Aternum diviene nebbiosa dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476: dalle poche notizie reperibili, la cittadina, proprio grazie alla sua posizione geografica, venne utilizzata come roccaforte nei vari conflitti contro i Longobardi.
Intorno all’anno Mille, il fiume cambia denominazione da Aternum a Piscarius, dunque l’insediamento cambia anch’esso nome da Aternum a Piscaria.
Inizia per la città un periodo di devastazioni dopo la conquista della stessa da parte di Ruggero II legate sia a conflittualità locali, sia ad eventi naturali.

Storia moderna

Grazie alla stabilità politica portata dal duca d’Alba Fernando Alvarez de Toledo, per la cittadina di Pescara si profila l’inizio di un nuovo periodo di benessere (si pensi che la sua popolazione ammontava a circa tremila abitanti nei primi anni del Settecento). Fu in tale periodo che nacque l’Università di Pescara.

Storia contemporanea

Nel 1798 Pescara passa nelle mani della Repubblica Francese e nel 1814 assunse un atteggiamento primario nell’insurrezione legata ai “moti carbonari” contro il re di Napoli, Gioacchino Murat. Da segnalare che nel 1807 la città venne divisa in due a causa della riforma amministrativa ad opera di Giuseppe Bonaparte: Castellammare e Pescara.
Grazie alla necessità ed alla medesima visione del futuro economico della zona da costruire, la rivalità tra le due cittadine venne in parte dimenticata per far posto alla collaborazione, al fine di dar vita ad iniziative economiche tali da implementare lo sviluppo della zona.
Dopo il primo conflitto mondiale, nel 1918 i consigli comunali di Castellammare Adriatico e di Pescara si riunirono per esprimere il loro consenso all’unione dei due comuni e tali riunioni si susseguirono senza esito fino al 1924, anno in cui Gabriele D’Annunzio scrisse a Mussolini perorando la causa di unificazione e la nomina a capoluogo di provincia della città riunita.
Finalmente i due comuni vennero riuniti nel 1927, dopo ben 110 anni di separazione. Dopo tale atto, Pescara visse un importante sviluppo dal punto di vista edilizio.
Durante il secondo conflitto mondiale, Pescara viene bombardata più volte e così pesantemente che una parte di essa, la parte a nord del fiume, fu rasa al suolo.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Pescara comincia uno sviluppo inarrestabile: l’area urbana viene ampliata, i commerci ottengono un’accelerazione che dura ai giorni nostri e raggiunge il rango di città universitaria.
Importante fattore di accelerazione dello sviluppo della città è rappresentato dalla costruzione della “Nuova Stazione di Pescara Centrale” del 1988.
Oggi Pescara, che con Francavilla al Mare, Silvi, Spoltore, Montesilvano e S. Giovanni Teatino, conta ben 350.000 abitanti, è una città che offre un interessante connubio tra storia e modernità.