La Rocca di Angera sul Lago Maggiore

Sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, sopra uno sperone di roccia calcarea, sorge una vera e propria meraviglia storico-architettonica: si tratta della Rocca di Angera, splendida roccaforte medioevale, di proprietà della famiglia Borromeo sin dal lontanissimo 1449.

Questo antico e imponente edificio è costituito da cinque diversi “corpi” (costruiti in momenti successivi dal secolo successivo al Mille, fino al ‘600), fusi in perfetta armonia tra di loro.

 

Le cinque strutture sono:

la Torre Castellana – costruita su pianta quadrata verso la fine del XIII secolo; Da essa si gode di una vista spettacolare su tutto il Lago Maggiore e il territorio circostante.

l’Ala Scaligera – ricca di motivi araldici affrescati sulle pareti in onore di Regina della Scala, moglie dell’allora proprietario Bernabò Visconti;

l’Ala Viscontea; palazzo costruito dalla famiglia dei Visconti;

la Torre di Giovanni Visconti – edificata durante l’arcivescovato di Giovanni Visconti, intorno al 1350;

l’Ala dei Borromeo – grande palazzo eretto dai Borromeo.

 

La maestosità dell’esterno fa da splendida cornice alla parte interna dell’intero complesso, dove alcune sale rappresentano la testimonianza tangibile dei fasti di un’epoca ormai lontana.

 

Le sale storiche della Rocca d’Angera

 

Le sale più caratterizzanti della Rocca d’Angera, per arredi, architettura e valenza storica, si trovano tutte al secondo livello, e sono: la Sala delle Cerimonie, la Sala della Giustizia, la Sala del Buon Romano, la Sala della Mitologia, la Sala di San Carlo e la Sala dei Fasti Borromeo.

Vediamole un po’ più nel dettaglio, una alla volta.

 

Sala delle Cerimonie

 

All’interno della Sala delle Cerimonie sono presenti alcuni strappi di affresco che originariamente si trovavano all’interno di Palazzo Borromeo, a Milano e che sono stati miracolosamente recuperati dopo un bombardamento nel 1946, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Questi frammenti, nei quali sono raffigurate scene e immagini relative alla vita quotidiana di quel tempo, risalgono alla prima metà del Quindicesimo secolo e furono realizzate dalla prestigiosa scuola di Michelino da Besozzo..

 

Sala della Giustizia

 

Questa Sala è davvero un vero capolavoro. Le sue pareti sono decorate da splendidi affreschi risalenti al Tredicesimo secolo, nei quali vengono raccontate le gesta militari di Ottone Visconti (una delle quali è ricordata come la Battaglia di Desio).

Degne di nota sono anche alcune figure, in verità molto particolari: una stranissima creatura con sei zampe e due teste, dotate di becco; un uomo con ben tre teste, tutte barbute; ed, infine, una terrificante figura antropomorfa di colore rosso, con il capo sormontato da corna.

 

Sala del Buon Romano

 

Qui si trovano grandi tele nelle quali sono raffigurati alcuni degli esponenti di spicco dell’antichissima famiglia Borromeo.

 

Sala della Mitologia

 

In questa grande sala, di recente è stata allestita l’esposizione della Collezione di Maioliche che l’antica proprietaria, Madame Gisèle Brault-Pesché, donò alla Principessa Bona Borromeo Arese.

Si tratta di ben 300 pezzi di fattura rarissima, provenienti da Germania, Olanda, Spagna, Francia, Italia e persino dalla Cina e dalla Persia. L’intera collezione è “installata” a parete, quasi come fosse vera e propria tappezzeria, e si ripropone nel suo aspetto originario, quando si trovava ancora nella casa-museo di Madame Brault-Pesché, a Tours, nella Francia centro-occidentale.

 

Sala di San Carlo e Sala dei Fasti Borromeo

 

In queste due grandi sale sono presenti enormi tele, arredi e ritratti dal sapore antico, capaci di riportare chiunque le visiti in un’atmosfera carica di fascino e di leggenda.

 

Il Museo della Bambola e del Giocattolo

 

La Rocca d’Angera sul Lago Maggiore è sede del primo Museo della bambola e del Giocattolo allestito nel nostro Paese; fondato nel 1988 dalla Principessa Bona Borromeo Arese, è attualmente uno dei più completi e prestigiosi di tutta Europa.

Si sviluppa lungo 12 sale dell’Ala Viscontea e Borromea, e in esso mille e più bambole raccontano la loro storia, a partire dal’700 fino ai giorni nostri. Ve ne sono di ogni tipo e costruite con materiali diversi (ce ne sono di cartapesta, di cera, di porcellana, di celluloide, di plastica, di tessuto, ecc.).

Abbigliate secondo l’epoca di produzione, rappresentano una chiara testimonianza di quanto l’evoluzione della moda sia parallela all’evoluzione dell’uomo stesso. Non mancano scene e personaggi che riportano indietro nel tempo: una elegante signora che passeggia, una cuoca davanti ai fornelli, la commessa di un negozio, la sposa, e molto altro.

Ma in questo stravagante museo non sono solo le bambole ad essere protagoniste; esiste, infatti, un’intera sezione (aperta nel 2002) dedicata agli automi.

Si tratta di piccoli giocattoli dotati di geniali marchingegni meccanici costruiti artigianalmente tra il 1870 e il 1920. Frutto della maestria di maestri orologiai, affiancati da artigiani e scultori, questi piccoli “gioielli della meccanica” rappresentano personaggi fantastici che sembrano avere vita propria.

C’è una leggiadra ballerina che volteggia su se stessa, c’è un buffo clown, un fumatore turco, persino un guidatore di risciò, e moltissimi altri personaggi che si muovono al ritmo di musiche famose.

Davvero uno spettacolo!

 

I giardini medievali della Rocca di Angera

 

Tra le alte mura della Rocca di Angera si trova un ampio giardino (2000 metri quadrati) di ispirazione medievale.

A quel tempo le piante costituivano parte integrante della vita degli uomini; esse, infatti, potevano essere, cibo, tessuti, sapone, colori e persino medicine; per non parlare, poi, del loro significato simbolico e del loro stretto legame con la vita spirituale.

Nel 2008, dopo anni di studi e di ricerche, gli antichi spazi verdi presenti all’interno della Rocca sono stati ricreati cercando, il più possibile, di rispettare il loro presunto aspetto di un tempo.

Il giardino si compone, quindi, di zone diverse e ciascuna di esse è caratterizzata da specifiche piante proprie. Una di esse, detta verziere, comprende bellissimi alberi ornamentali, intervallati da alberi da frutto.

Poi c’è un boschetto limitrofo ad un’area più decorativa nella quale insiste un piccolo stagno, con pesci rossi e iris.

Altra zona caratteristica è rappresentata dal giardino delle erbe piccole dove vengono coltivate un’infinità di piccole piante tra officinali, medicinali e tintorie.

Un’ultima parte di questo immenso spazio verde viene detta “Giardino dei Principi“; si tratta di uno splendido luogo, circondato da piante bellissime, nel quale poter passeggiare in totale relax.