Covid-19: quali sono le maggiori direttive sulla sanificazione dei locali pubblici?
Se già prima che si verificasse la terribile pandemia del Covid-19 pulire a fondo qualsiasi tipo di negozio era una prerogativa auspicabile, oggi più che mai è diventata una condizione necessaria per garantire la salute di dipendenti e clienti e, soprattutto, per evitare che questo e altri virus possano incidere negativamente sul Sistema Sanitario Nazionale e sull’assetto economico del Paese. Ma non solo, perché tale condizione è stata resa obbligatoria da una circolare del Ministero della Salute – risalente al 22 febbraio 2020 e presente anche nel successivo decreto Cura Italia – che elenca le indicazioni igienico-sanitarie da seguire necessarie per prevenire la diffusione di agenti patogeni più o meno gravi. Inoltre, il Decreto Rilancio prevede la concessione di crediti d’imposta per tutte quelle aziende che mettono in atto interventi igienico-sanitari, che garantiscono la sicurezza degli ambienti di lavoro e di tutta la strumentazione ad essi collegati.
Cosa significa sanificare gli ambienti?
• il secondo passaggio è quello che prevede un’igienizzazione più approfondita per mezzo di specifici prodotti chimici utili ad eliminare batteri e agenti inquinanti che possono trovarsi, ad esempio, sugli attrezzi da lavoro, sui banconi, sui tavolini o i pavimenti.
• il terzo passaggio riguarda le misure igieniche da adottare all’interno dei luoghi in cui si trovano una o più persone contagiate da Covid-19. Per decontaminare tali luoghi il Ministero della Salute consiglia di usare la candeggina o, nel caso vi fossero superfici che potrebbero esserne danneggiate, di sostituirla con un prodotto a base di etanolo al 70%. Ciò è sufficiente ad eliminare gli agenti patogeni conosciuti, compreso il Covid-19.
Inoltre, sempre all’interno di locali pubblici, è necessario pulire molto frequentemente tutte quelle superfici che vengono toccate più spesso come le maniglie, le finestre, le pareti e le porte. Stesso discorso per le tende o altri tessuti che devono essere lavati a 90° con acqua e sapone con l’aggiunta di candeggina.
Durante le fasi di disinfezione, soprattutto se si utilizzano prodotti a base chimica, è opportuno che le stanze siano ben ventilate e che coloro che effettuano le operazioni di pulizia siano dotati di mascherina per evitare che possano inalare sostanze tossiche.
Quali sono le altre azioni che l’azienda è tenuta a compiere per garantire la regolare igiene dei suoi ambienti di lavoro
Anche per questo motivo è sempre importante e necessario rivolgersi a personale dalla consolidata esperienza e professionalità.