Cosa devi sapere sui prestiti online
Nel momento in cui si è in procinto di richiedere un finanziamento, può essere un’idea interessante quella di prendere in considerazione i prestiti online, che mettono a disposizione procedure rapide e una semplicità spesso più allettante della burocrazia tipica delle operazioni offline. Il settore – a dir la verità – è tanto eterogeneo quanto variegato, anche perché non include i prestiti finalizzati: questo vuol dire che il denaro può essere richiesto e ottenuto per sostenere qualsiasi tipo di spesa, senza che sia necessario giustificarla. Che si tratti di prestiti veloci o a lungo termine, è importante saper riconoscere le offerte interessanti e distinguere le proposte realmente allettanti rispetto a quelle che potrebbero nascondere qualche tranello.
I prestiti online possono essere erogati sia dalle società finanziarie – è il caso di Compass ed Agos, per esempio – che dalle banche – Findomestic, Bnl, Unicredit, giusto per fare qualche nome -; negli ultimi tempi, però, hanno conosciuto un successo sempre più consistente i prestiti tra privati, così chiamati perché il denaro che viene erogato a chi è in cerca di liquidità non proviene da istituti di credito ma da persone comuni interessate a effettuare un investimento in tal senso per poi guadagnare sugli interessi. In Italia, una piattaforma che permette di usufruire del social lending è Prestiamoci.it: è sufficiente recarsi sul suo sito per capire come funziona e, se si è interessati, per registrarsi.
I prestiti online, così come tutti gli altri, presuppongono dei limiti relativi alla loro concessione: limiti che hanno a che fare con l’affidabilità creditizia di chi li richiede. Non è difficile immaginare che chi ha un lavoro precario, e magari con un contratto a tempo determinato, offre meno garanzie rispetto a chi ha un lavoro stabile e con un contratto a tempo indeterminato: nel primo caso si ha a che fare con un profilo di rischio maggiore rispetto al secondo.
Nel richiedere un prestito, ci si potrebbe domandare se sia più conveniente rivolgersi a una società finanziaria o a un istituto bancario. In realtà, le attività creditizie svolte da queste due realtà sono simili tra loro e quasi paragonabili: insomma, non ci sono differenze sostanziali, anche perché le normative che disciplinano le procedure sono le stesse – comprese quelle relative all’informativa al pubblico – così come i contratti stipulati. A variare è, evidentemente, il soggetto erogatore. Insomma, mentre il tipo di servizio resta sempre lo stesso, può essere utile sapere che le finanziarie sono raccomandate in modo particolare a coloro che hanno bisogno di un finanziamento nel giro di poco tempo; a volte, poi, questi istituti manifestano una certa propensione a fare a meno dei costi accessori, il che implica che si può beneficiare di spese più basse.
Ma quali sono i parametri di cui ci si deve preoccupare prima di richiedere i prestiti online? A ben guardare, non cambiano rispetti a quelli che devono essere presi in considerazione quando si ha a che fare con i prestiti tradizionali, a cominciare dal tasso annuo nominale, abbreviato con la sigla Tan, che costituisce il tasso di interesse puro che viene applicato in linea teorica; il tasso di interesse che viene applicato in pratica, invece, è identificato dal tasso annuo effettivo globale, abbreviato con la sigla Taeg, al cui interno sono comprese le spese accessorie obbligatorie.
Proprio per questo motivo, nel momento in cui ci si trova di fronte a una proposta di finanziamento che viene annunciata come a tasso zero è opportuno, in un certo senso, drizzare le antenne. Se è vero che il tasso zero equivale al tasso annuo nominale che viene praticato al cliente, è altrettanto vero che il finanziamento ha comunque dei costi: ci sono, insomma, delle commissioni e delle voci di spesa a cui badare. Per non incappare in brutte sorprese, è sempre indispensabile tenere sotto controllo il tasso annuo effettivo globale. Ma ciò non è sufficiente, perché il Taeg in ogni caso non basta per individuare il costo di un finanziamento; non possono essere dimenticate, infatti, le spese non obbligatorie (ma opzionali) presenti nei contratti, oltre alle tasse e ai bolli.
Anche le polizze assicurative possono avere un ruolo decisivo nel definire i costi dei prestiti online: a esse si ricorre per tutelarsi rispetto a potenziali insolvenze derivanti dai beneficiari dei prestiti. Per la garanzia del credito, in sostanza, vengono sottoscritte delle assicurazioni che servono proprio a coprire il credito insoluto. Non è detto che le polizze siano obbligatorie, anche se in diversi casi vengono utilizzate per incrementare la somma che può essere finanziata o per usufruire di condizioni migliori. Il costo, in linea di massima, è abbastanza elevato, ma in genere viene spalmato nelle rate.
Infine, meritano di essere valutati in modo meticoloso i prestiti online tra privati, secondo la procedura del social lending. Per conoscerli più da vicino può essere utile dare un’occhiata alle condizioni di Prestiamoci.it, così da comprendere il funzionamento della piattaforma. In sostanza, chi è alla ricerca di un finanziamento non deve fare altro che iscriversi al sito e presentare la propria domanda, ovviamente specificando la somma di cui ha bisogno e fornendo tutte le informazioni utili ai fini di una corretta valutazione della sua richiesta. Alcuni requisiti devono essere rispettati per forza: l’essere in possesso della cittadinanza italiana, il non aver compiuto 75 anni e il non essere stati protestati in passato.
Se la domanda di finanziamento viene accettata perché tutte le condizioni richieste sono rispettate, il progetto di prestito viene collocato in un marketplace, in modo tale che possano essere raccolti i soldi necessari per finanziarlo. Come detto, i soldi provengono da privati, che possono decidere se investire o meno in un certo progetto: ovviamente, nel momento in cui mettono a disposizione dei soldi lo fanno con la consapevolezza che li riavranno indietro aumentati degli interessi applicati. Con il social lending, che presuppone una formula particolare per i prestiti online, i soldi non arrivano da banche o finanziarie, ma da persone comuni – a loro volta registrate presso la piattaforma -. Il web garantisce, anche in questo caso, il massimo della semplicità e della rapidità, così da assecondare le necessità di tutti.