Come si calcolano i danni da incidente stradale

Purtroppo, negli ultimi tempi si sentono sempre più spesso notizie inerenti l’aumento del numero di incidenti stradali, il che ha comportato un incremento delle richieste di risarcimento danni.

Secondo quanto stabilito dal codice civile, qualsiasi evento accidentale o meno che ha causato un danno ingiusto, obbliga chi ne è stato responsabile a risarcire l’accidentato.

Ovviamente affinché sia possibile ottenere un risarcimento, vi devono essere alcuni presupposti quali:

  • l’accertamento dell’illecito,
  • una condotta scorretta,
  • l’accertamento che il danno sia stato causato da condotta indebita.

 

Differenze tra le varie tipologie di danno causato da incidente

Per capire bene come si calcolano i danni da incidente stradale bisogna fare una distinzione tra:

  • danno patrimoniale,
  • danno non patrimoniale.

Quello patrimoniale si divide a sua volta in:

  • danno emergente
  • lucro cessante

Per danno emergente si intendono tutte quelle perdite economiche che ha subito il soggetto accidentato riguardanti le spese mediche oppure la terapia riabilitativa; mentre per lucro cessante si vuol intendere il guadagno che l’accidentato ha perso perché assente dal lavoro a causa della degenza prolungata e anche dei possibili danni fisici permanenti che potrebbero scaturire dall’incidente.

Il danno non patrimoniale riguarda il danno che una persona subisce in seguito alla violazione di un valore della personalità, altri non è che un danno morale, biologico ed esistenziale che subisce una persona.

Per danno morale soggettivo si intende una sofferenza emotiva soggettiva causata dall’incidente.

Invece il danno esistenziale comprende qualunque compromissione delle attività realizzatrici di un individuo come ad esempio un danno alla serenità familiare.

Infine, per danno biologico si intende una lesione permanente o temporanea che mina l’integrità fisica e psicologica della persona accidentata e che va appurata tramite accertamento medico-legale.

Quest’ultimo danno comporta quindi un influsso negativo sulle attività che l’accidentato svolgeva quotidianamente oltre che sull’aspetto della vita privata dello stesso, che va al di là di probabili ripercussioni sulla sua capacità di poter guadagnare uno stipendio.

In particolare, per danno biologico si intendono danni sia fisici che psichici che sono incorsi a seguito dell’incidente: in questo caso assume le caratteristiche di una patologia.

In questi casi però la Corte Costituzionale ha sottolineato che se da un lato l’accidentato ha diritto a ricevere opportuna liquidazione, dall’altro questa dipenderà dal grado di incidenza che comporta il disagio avvenuto alla quotidianità e quindi alla condizione psicofisica del soggetto interessato.

Come affermato più volte anche da rinomati avvocati esperti in materia di risarcimento danni come Marco Boero, per poter calcolare equamente la liquidazione l’ordinamento giuridico italiano si fa riferimento alle tabelle elaborate dal tribunale di Milano.

Dal momento che ogni richiesta è diversa dall’altra, le tabelle milanesi per ciascun punto percentuale danno per presunto il danno morale.

Nel caso di invalidità superiore o pari al 10%, è considerata accettabile dal momento che è naturale che a causa di un incidente stradale subentrino nel soggetto coinvolto stati di ansia, dispiacere, smarrimento legati ad un pregiudizio fisico che questi potrà subire.