I benefici della vitamina D in menopausa

Se sei una donna di 30, 40 o 50 anni, è tempo di pensare alla vitamina D. Questa piccola vitamina gioca un ruolo centrale in molti processi corporei ed è nella lista di ogni donna durante la menopausa.

Gli studi la associano alla prevenzione delle malattie cardiache, dell’osteoporosi, del diabete, del cancro e dell’aumento di peso.

Rispetto alla vitamina C o a quelle del gruppo B, altrettanto importanti per la salute dell’organismo, la vitamina D è unica, in quanto funziona più come un ormone che come una vitamina. Ecco perché una sua carenza, proprio come le carenze ormonali, può causare una moltitudine di problemi apparentemente non correlati.

È importante essere consapevoli dell’assunzione di vitamina D mentre ci si avvicina alla menopausa perché la ricerca sta scoprendo il suo ruolo nella prevenzione di molte malattie e condizioni che sono più comuni con l’avanzare dell’età.

In primis il ruolo della vitamina D nel contribuire ad un ottimale assorbimento del calcio nella costruzione delle ossa, ma è coinvolta in molti altri processi che proteggono da malattie e problemi di salute.

Ecco alcune delle condizioni che la vitamina D può aiutare a trattare o prevenire:

Osteoporosi

Poiché la vitamina D è fondamentale affinché il corpo sia in grado di utilizzare il calcio e costruire le ossa correttamente, le donne che hanno più di 40 anni o che presentano fattori di rischio per l’osteoporosi dovrebbero assicurarsi di assumere quantità adeguate di vitamina D. La combinazione di calcio e vitamina D è una prevenzione e un trattamento in prima linea per mantenere la forza ossea, specialmente in menopausa.

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Cancro

Sono stati condotti oltre un migliaio di studi che mostrano un’associazione tra la vitamina D e la prevenzione di quasi 30 tipi di cancro, in particolare il cancro al colon, alla prostata e al seno.
Passare qualche minuto al sole prima di applicare la protezione solare può essere un’ottima idea.
Non solo la carenza di vitamina D può portare a un aumento del rischio di cancro, ma stiamo imparando che alcuni dei trattamenti per il cancro potrebbero non funzionare altrettanto bene nel contesto della carenza di vitamina D.

Depressione

È stato dimostrato che la vitamina D ha un effetto positivo sull’umore e sulle prestazioni cognitive. Poiché gli sbalzi dell’umore sono comuni negli anni della menopausa, tutto ciò che riduce al minimo i problemi dell’umore merita attenzione nella donna in tutta la perimenopausa.

Diabete

Livelli adeguati di vitamina D sembrano avere una forte associazione con la capacità del corpo di utilizzare l’insulina. Sono stati condotti molti studi che hanno rilevato che un basso livello di vitamina D si traduce in una diminuzione del rilascio di insulina nel corpo, nella resistenza all’insulina e nel diabete di tipo 2.
In altre parole, la vitamina D sembra prevenire o ridurre al minimo il diabete di tipo 1 e di tipo 2. Sono attualmente in corso diversi studi sulla possibile relazione causale tra bassi livelli di vitamina D e diabete.

Malattia cardiovascolare

Quando gli estrogeni iniziano a diminuire, le donne iniziano ad avere gli stessi rischi di malattie cardiache degli uomini. La vitamina D gioca un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiache, ma la ricerca è ancora in corso. Anche se la carenza di vitamina D sembra essere associata a malattie cardiovascolari, non è chiaro perché sia così. Alcuni studi non sono riusciti a collegare l’integrazione con vitamina D al miglioramento dei rischi cardiovascolari.

Ipertensione (pressione alta)

Essere carenti di vitamina D può mettere a dura prova il cuore e i vasi sanguigni. Gli studi hanno dimostrato che l’integrazione con vitamina D e calcio può abbassare la pressione sanguigna nelle persone ipertese. Tuttavia, tieni presente che ognuno è diverso. Alcune persone non dovrebbero assumere integratori di calcio, ad esempio coloro che hanno una storia di calcoli renali dovrebbero parlare con il proprio medico prima di prendere uno qualsiasi di questi preparati.

Obesità

Per qualche ragione, le donne in sovrappeso tendono ad avere livelli più bassi di vitamina D. Non è noto se i bassi livelli contribuiscano all’obesità o se l’obesità abbassi i livelli, ma l’associazione esiste.
In ogni caso avere un peso forma ripaga la salute in generale.

Altre condizioni di salute

La vitamina D è stata studiata per il suo ruolo nel trattamento e nella prevenzione di altre condizioni, come la sindrome dell’intestino irritabile, debolezza muscolare, sclerosi multipla, artrosi, celiachia, altre malattie autoimmuni, fibromialgia e sindrome da stanchezza cronica, dolore cronico, asma e allergie.

Scopri quale è il tuo livello di vitamina D con un semplice esame del sangue. Consulta il tuo medico in merito.

 

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